Villa Serra- Pinelli

Categoria: Palazzo

Denominazione: Parco storico di Villa Serra

Denominazione originale: Villa Pinelli

Ubicazione

Circoscrizione: Comune di Sant’Olcese-Genova

Indirizzo: Via Carlo Levi 2

Telefono: +39 010 715577

Indirizzo web: www.villaserra.it

E-mail: info@villaserra.it

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Notizie storiche

Secolo: XVIII

Data: Si anno notizie della villa a partire dal 1771

Attività (uso attuale): Villa Tudor è sede del Consorzio Villa Serra, composto dai comuni di Genova, Sant’Olcese e Serra Riccò che si occupano della gestione della villa. Al suo interno si svolgono mostre, convegni, matrimoni e servizi di ristorazione. Nella torre è stato realizzato un piccolo albergo ed un ristorante.

Il Parco è aperto al pubblico ed è sede di manifestazioni ed eventi di vario genere (concerti, sagre, mercatini, ecc.). Il parco infine è utilizzato per la realizzazione di cortometraggi, film, spot e servizi fotografici.

Uso storico: Villa privata

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Descrizione

Le prime notizie su Villa Pinelli risalgono al 1771, in merito all’esistenza della Cappella Privata della famiglia Pinelli-Gentile. Nel 1820 la cappella diviene proprietà dei Serra, i quali, nel 1825, acquistarono anche il resto della proprietà. Nel 1850, il marchese Orso Serra decise di trasformare il complesso in un grandioso giardino all’inglese. I lavori di costruzione iniziarono nel 1851 e si protrassero per circa dieci anni, durante i quali il paesaggio fu completamente trasformato. Alla morte di Orso Serra, la villa passò nelle mani del marchese Vincenzo e in seguito di sua figlia Caterina, la quale, alla sua morte, avvenuta nel 1938, lasciò la proprietà alla Curia Genovese. Da questo momento l’intera struttura subì un lento degrado dovuto a cause naturali a cui si aggiunsero i danni provocati dall’uomo. Per risanare il degrado, nel 1992, è stato intrapreso un imponente lavoro di restauro partendo dal parco, riportato alle sue linee originarie. Dal 1995 al 2004 seguirono gli interventi di restauro degli immobili, in particolare del palazzo padronale e di uno degli edifici di servizio attigui, caratterizzato da un corpo a torre nel quale erano situate le stalle.

Il complesso architettonico, che si affaccia interamente sul parco è composto da tre unità: la settecentesca Villa Pinelli e le sue dipendenze, alle quali, nel 1850, il marchese Orso Serra ha affiancato il cottage in stile Tudor; il corpo lungo il Torrente Secca con i locali di abitazione, la cappelletta neogotica e le scuderie; il corpo ad “L” costituito dagli antichi locali delle masserie e delle stalle, cui si affianca la torre merlata.

VILLA PINELLI

Il complesso originario, databile attorno al 1600, fu opportunamente rivisitato in chiave neogotica. La decorazione esterna fu dipinta in finto mattone con strisce di colore alternato secondo la tradizione ligure. La Villa Pinelli fu arricchita da una nuova decorazione che presentava contemporaneamente elementi stilistici classici, gotici e tradizionali. Il braccio est del palazzo fu demolito e sostituito dalla villa in stile Tudor.

PALAZZO IN STILE TUDOR

Fulcro dell’intera composizione è la palazzina neogotica in stile Tudor, realizzata su progetto tratto dall’ “Encyclopaedia of cottage, farm and villa architecture” di John Cloudius Loudon, uno dei più diffusi manuali inglesi d’architettura e paesaggio nella seconda metà dell’800. Essa rappresenta uno dei più significativi esempi di neogotico in Liguria e costituisce un interessante esempio dell’influenza inglese che ha caratterizzato la cultura del giardino genovese del Novecento. La facciata è caratterizzata da una decorazione in stucco di torciglioni ornati da fiori e foglie, che sottolineano porte e finestre, da peducci a fiocco di foglie d’acanto e da sagome ad archetti pensili a sesto acuto. Al piano terreno dell’edificio, si trova la zona nobile, così come si conviene ad un cottage da giardino. Questo è internamente rivestito da un parametro ligneo di rovere di Slavonia, formato da una serie di pannellature a disegno neogotico, che si allineano alle porte e finestre realizzate con lo stesso disegno. Al di sopra del paramento ligneo, completa il rivestimento delle pareti una tappezzeria di color azzurro intenso, che si amalgama alle cornici del soffitto a cassettoni, anch’esso in rovere, impreziosito da decorazioni a foglia d’oro. Degli arredi originari rimangono, due camini in massello di rovere e due preziose specchiere con cornici intagliate, inseriti nel parametro ligneo. I pavimenti sono in parquet policromo.

TORRE MERLATA

A lato della palazzina Tudor si erge la torre merlata, molto simile a quella progettata da Michele Canzio nel parco Durazzo Pallavicini di Pegli pochi anni prima. Essa è decorata da un paramento di finti mattoni graffiti e da stucchi di cornice alle bucature.

CAPPELLA

L’antica cappella privata della famiglia Pinelli-Gentile, fu ristrutturata dal marchese Orso Serra che la trasformò in un tempietto in perfetto stile neogotico, intitolato all’Assunta. E' internamente affrescato da pregevoli decorazioni che imitano paramenti lapidei e una volta costolonata a trafori ogivali. All’interno la navata custodisce un altare marmoreo completato dalla statua della SS. Assunta e nelle nicchie laterali San Giovanni Battista e Sant’Orso Vescovo.

  • IL PARCO

Il parco, che si estende per nove ettari nella valletta del Rio Comago, presenta una varietà di vegetazione unica in Liguria, richiamando pienamente le caratteristiche del parco all’inglese. La realizzazione di tale opera avvenuta nella seconda metà dell’800 è merito del marchese Carlo Cusani, pittore ed architetto dilettante di origine milanese. L’autore decise di creare un organismo con forte preminenza paesistica. A tale scopo utilizzò specie sempreverdi che consentivano di realizzare uno spazio con scenografie predeterminate e durature, nonostante il mutare delle stagioni. Egli dotò il parco di un sistema d’acque superficiali alimentato dal Rio Comago, tramite un acquedotto progettato appositamente per l’esigenze del giardino. L’architetto, infine, aggiunse una nota esotica al parco, ottenuta grazie a specie arboree rare provenienti da paesi lontani (come i cedri del Libano o i cipressi calvi originari della Florida) ed a vari belvedere attrezzati con chioschi, pagode o tempietti. Attualmente il parco è composto da tre vasti prati che si affacciano su altrettanti laghetti e da sentieri tracciati secondo regole precise che permettono di accompagnare il visitatore durante la sua escursione. Inoltre le zone di belvedere attrezzate, progettate da Cusani, sono state sostituite da due gazebi di nuova fattura e da un padiglione da giardino.

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Note

Grazie ai restauri avvenuti tra il 1992 ed il 2004 è stato possibile recuperare circa l’80% del progetto voluto da Cusani. In particolare, sono state recuperate integralmente le raffinatezze estetiche e le caratteristiche tipologiche dei due edifici contigui. Ne sono un esempio il cassettonato rivestito a foglia d’oro e i due camini lignei con specchiere. Lo stesso si può constatare nel parco, dove la vegetazione originaria, è stata rimessa in piena luce. Il parco ospita germani reali, cigni, pavoni e varie specie d’insetti. Alcune leggende tramandano persino la presenza di orsi e lupi a inizio secolo

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Bibliografia

S. Ghigino, “Villa Serra a Comago, un giardino all’inglese”, Genova, Sagep, 2000 .

V. Cosso, “ Il comune di Sant’Olcese”, Genova, Genoa Service Sas editore, s.d. .

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Ultimo aggiornamento 26 Ottobre 2022